Allo studio, due importanti oggetti sacri appartenenti al popolo Taíno che accolse Cristoforo Colombo

Una équipe coordinata da Cecilia Pennacini, direttrice del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino (MAET),  insieme alla Oxford University ,  al Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, sta svolgendo indagini diagnostiche su due tra i più importanti reperti del MAET. Si tratta di due Zemí, uno di cotone e l’altro scolpito in legno, antichi oggetti sacri appartenenti al popolo Taíno che accolse Cristoforo Colombo in quella che è oggi la Repubblica Dominicana. Quello realizzato in cotone è unico al mondo nel suo genere. I due reperti sono arrivati al museo negli anni Venti del Novecento grazie a una donazione.

Il progetto di ricerca MAETZE (MAET Zemis: A New Virtual Life), finanziato attraverso un bando competitivo del nodo italiano di E-RIHS , consente di approfondire lo studio dei due Zemì attraverso tecnologie d’avanguardia messe a disposizione dai Laboratori Mobili del CNR.

Indagini non invasive, di tipo radiologico e chimico, consentiranno di scoprire nuovi dettagli dei due importanti oggetti sacri  e di continuare l’opera di monitoraggio e conservazione. Tra gli obiettivi  del progetto c’è anche quello di realizzare modelli 3D dei due reperti.

Guarda l’intervista alla Direttrice del MAET

 

Fonte: UnitoNews