Progetti-IR
PROGETTI-IR PON/POR
PON SHINE
SHINE – StrengtHening the Italian Nodes of E-RIHS
Il progetto SHINE nasce dall’esigenza di potenziare il contributo del CNR al nodo italiano dell’infrastruttura europea E-RIHS, al fine di favorire lo sviluppo di un sistema multidisciplinare di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico in grado di valorizzare e rafforzare le migliori competenze italiane nello studio interdisciplinare dei beni culturali.
SHINE, finanziato dal M.I.U.R. – Azione II.1 del PON Ricerca e Innovazione del 2014-2020, mira a rafforzare le capacità tecnologiche e il grado di innovazione di E-RIHS.it, delle strumentazioni di laboratorio, delle tecnologie portatili e dei centri per attività di data science con specifico riferimento alle piattaforme FIXLAB e MOLAB.
Per la piattaforma FIXLAB (CNR ISPC Lecce, CNR NANOTEC Lecce, CNR INO Napoli), si rinforzeranno laboratori di eccellenza dedicati a:
– caratterizzazione strutturale/morfologica dei materiali lapidei (stone-lab);
– datazione al C14 (dating-lab);
– analisi strutturale/morfologica di campioni o oggetti medio/piccoli mediante radiazione THz (inside-out lab);
Per la piattaforma MOLAB, il potenziamento è distribuito in 2 specifiche direzioni.
La prima, reMOLAB (CNR ISPC Potenza, CNR ISPC Napoli, CNR INO Napoli, CNR ISPC Lecce, CNR INM Palermo), sarà orientata al remote sensing come strumento chiave per ricerche e attività di supporto scientifico-tecnologico all’archeologia preventiva, subacquea e del paesaggio; alla documentazione, interpretazione e conservazione del patrimonio storico-architettonico ed archeologico; all’analisi e monitoraggio dei rischi e valutazione del danno post evento calamitoso. Tramite reMOLAB, si intende favorire l’integrazione e l’interoperabilità di differenti tipi di sensori attivi/passivi per sistemi di acquisizione mobili, molti dei quali a pilotaggio remoto, in contesti, terrestri, aerei e marini.
La seconda, hyMOLAB (CNR ISPC Catania, CNR SCITEC Perugia, CNR INO Firenze), si focalizzerà su nuovi metodi di acquisizione tramite hyperspectral imaging che in modo innovativo permettono lo studio, dalla macro alla micro-scala, di materiali del patrimonio caratterizzati da elevata complessità ed eterogeneità composizionale anche in situ senza la necessità di trasportare l’oggetto in laboratorio.
La piattaforma DIGILAB (CNR ISPC Lecce, CNR ISPC Napoli), sarà invece l’hub per la gestione del digital data lifecycle nell’HS. Fornirà agli utenti accesso a un ecosistema interoperabile di dati, strumenti e servizi a supporto della ricerca, tutela, conservazione, valorizzazione e interpretazione del patrimonio culturale.
Comune denominatore di tutte le linee di intervento è l’interdisciplinarità, con la creazione di nodi che siano di alta attrattività per i ricercatori europei grazie alla compresenza di tecnologie d’avanguardia (specificamente sviluppate e/o ottimizzate per l’HS) e competenze uniche nella loro applicazione a ricerche per la conoscenza e conservazione del patrimonio culturale.
La responsabile scientifica del progetto è Costanza MIliani (costanza.miliani@cnr.it), direttrice di CNR ISPC, l’istituto capofila del nodo italiano di E-RIHS.
POR FESR Lazio
Il POR FESR Lazio 2014-2020 costituisce uno degli strumenti di maggior rilievo della politica di sviluppo regionale e assume un ruolo centrale nella realizzazione di Europe 2020, che mira a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e al conseguimento della coesione economica, sociale e territoriale.
Per l’Avviso pubblico “Progetti di Gruppi di Ricerca 2020”, hanno ottenuto il finanziamento del POR FESR Lazio 2014-2020, 4 progetti di ricerca, presentati nell’area di specializzazione della Smart Specialisation Strategy Regionale (S3) “Beni culturali e tecnologie della cultura”.
Tre dei progetti finanziati vedono coinvolto come proponente, il CNR ISPC della sede di Roma. L’ISPC, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR, è capofila del nodo italiano di E-RIHS, l’infrastruttura di ricerca europea per l’heritage science (www.e-rihs.eu)
Alri due progetti saranno coordinati da ENEA, l’ Agenzia nazionale per le nuove tecnologie l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, anch’essa partner del nodo italiano di E-RIHS, in collaborazione con CNR ISPC e con CNR INM l’ Istituto di Ingegneria del Mare.
Tra le università coinvolte: l’Università di Tor Vergata con il Dipartimento di Ingegneria Industriale e la Sapienza Università di Roma con il Centro interdipartimentale di ricerca e servizi (DigiLab) e il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura (DSDRA), e Università degli Studi di Roma tre.
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