Ecce homo: analisi e documentazione del dipinto di Antonello da Messina della Collezione Alberoni di Piacenza

Antonello da Messina

Utente: Opera Pia Alberoni
https://www.collegioalberoni.it/home.php

A fine 2017 è partita la progettazione e realizzazione di una nuova azione del “Programma di Accesso” all’infrastruttura IPERION CH.it, ora E-RIHS.it, che ha scelto di analizzare con indagini diagnostiche non invasive l’Ecce Homo di Antonello da Messina della Collezione Alberoni di Piacenza (Italia), opera di grande importanza e di enorme fragilità.
La tavola ha subìto molti interventi di restauro nel corso dei secoli e dal 2002 è custodita in una teca fissa, non stagna e micro-climatizzata a causa delle sue precarie condizioni di conservazione. Il monitoraggio, dopo 15 anni di conservazione in vetrina, mostra come l’attenzione debba sempre essere costante sia sul funzionamento degli impianti, sia sulla valutazione delle condizioni conservative dell’opera, intesi come fattori strettamente interdipendenti.
L’obiettivo delle indagini pianificate nell’ambito di E-RIHS.it è di raggiungere una maggiore conoscenza dell’opera e creare un supporto digitale oggettivo di valutazione e misurazione dell’opera che coadiuvi le attività dei conservatori e restauratori.

Le azioni di diagnostica programmate sono state realizzate nel periodo marzo-giugno 2018 dai quattro laboratori coinvolti, in modo coordinato ma indipendente. In particolare:

  • Per evidenziare la presenza di materiali da restauro in relazione alla morfologia della superficie, per approfondire la sequenza pittorica e la distribuzione dei materiali originari e di restauro, per una lettura IR dell’opera, il CNR-IFAC di Firenze ha eseguito analisi di imaging iperspettrale nel visibile (VIS) e nel vicino infrarosso (NIR) e di imaging della fluorescenza indotta da radiazione ultravioletta (UV).
  • Per la visualizzazione dello stato conservativo del supporto ligneo e della dislocazione delle gallerie da insetti xilofagi è stata effettuata dall’unità INFN-CHNet di Bologna una (Micro)Tomografia X; mentre per caratterizzare e definire la distribuzione dei materiali originali del dipinto e di quelli utilizzati nei restauri è stata eseguita una mappatura con lo scanner XRF per conto di INFN-CHNet di Firenze.
  • Per acquisire conoscenze sulla morfologia della superficie pittorica e supportare una correlazione incrociata con le altre analisi non invasive eseguite sull’opera (come ad esempio la disposizione spaziale delle gallerie causate dagli insetti xilofagi sul supporto ligneo), il CNR-ISTI di Pisa ha realizzato una digitalizzazione 3D completa dell’opera.

Tutti i dati conoscitivi ottenuti sull’opera sono in via di integrazione (a cura del CNR-ISTI di Pisa), mediante una loro mappatura sullo spazio 3D/2D della rappresentazione digitale dell’opera. Il fine è quello di rendere possibile una facile consultazione e visualizzazione su web di tutti i dati, sia a scopo scientifico che divulgativo.

Maggiori informazioni sull’opera, sui risultati raggiunti e l’accesso al sistema integrato interattivo sono disponibili al seguente link: ECCEHOMO project.

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Posted on

November 20, 2018