Bruxelles, 28 marzo 2025 – E-RIHS, European Research Infrastructure for Heritage Science, l’infrastruttura di ricerca europea per le scienze del patrimonio è ora un ERIC, European Research Infrastructure Consortium, una forma giuridica europea che permette a più Paesi di condividere stabilmente risorse e competenze. La fondazione di E-RIHS ERIC segna un’importante pietra miliare nello sviluppo di E-RIHS iniziato con l’inclusione nella Roadmap dell’European Strategy Forum on Research Infrastructure (ESFRI) nel 2016. Con questo nuovo status, E-RIHS rafforza la sua posizione come attore chiave nella scienza del patrimonio, sia in Europa che oltre i confini europei.

L’Italia è il paese ospitante di E-RIHS ERIC, supportata dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). L’Hub Centrale di E-RIHS si trova a Firenze, grazie al contributo della Fondazione CR Firenze, che ha messo a disposizione spazi presso il sito industriale storico rigenerato della Manifattura Tabacchi. Da questa sede, E-RIHS coordina le attività operative tra i suoi 11 membri fondatori – Cipro, Francia, Ungheria, Italia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna e Regno Unito – ed è pronta ad accogliere l’International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property (ICCROM) come osservatore permanente.

Con l’obiettivo di servire ricercatori e professionisti, la missione di E-RIHS è promuovere un approccio integrato per migliorare la comprensione, la conservazione e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale condiviso. E-RIHS collega diversi ambiti di competenza, unendo scienze dure e discipline umanistiche per creare un ambiente di ricerca interdisciplinare. Riunisce organizzazioni di ricerca, università, centri di restauro e istituzioni culturali in una comunità unica che offre accesso a strutture e risorse all’avanguardia in tutta Europa. Inoltre, attraverso l’HS Academy, E-RIHS propone programmi di formazione di alta qualità mirati a sviluppare competenze e capacità nella scienza del patrimonio.

“La nascita di E-RIHS ERIC rappresenta un passo storico per le scienze del patrimonio” – ha dichiarato Costanza Miliani, Direttrice dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR e coordinatrice del nodo italiano di E-RIHS. “L’Italia ha avuto un ruolo centrale nel suo sviluppo, grazie al supporto del MUR e all’impegno del CNR e alla collaborazione con INFN ed ENEA. Fondamentale è stato anche il rapporto con il Ministero della Cultura e, in particolare, con l’Opificio delle Pietre Dure, riferimento internazionale nel restauro. Con l’avvio della fase operativa, il nodo italiano si espanderà includendo le università, che hanno contribuito a E-RIHS attraverso progetti di ricerca e formazione al livello nazionale ed europeo. Questo ampliamento rafforza l’ecosistema interdisciplinare nazionale e consolida la leadership dell’Italia nel definire il futuro delle scienze del patrimonio a livello europeo e globale.

La notizia è pubblicata sul sito della Commissione Europea, Direzione Generale Ricerca e Innovazione, sul sito del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e della Fondazione CR Firenze.

Per maggiori informazioni, vi invitiamo a visitare https://www.e-rihs.eu