L’INFN  (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), è l’ente dedicato allo studio dei costituenti fondamentali della materia e svolge attività di ricerca, teorica e sperimentale, nei campi della fisica subnucleare, nucleare e astroparticellare. 
INFN-CHNet
(Cultural Heritage Network) è la rete dell’Istituto dedicata ai beni culturali.
La missione di INFN-CHNet è armonizzare e valorizzare le competenze dei vari laboratori INFN distribuiti sul territorio nazionale, che da decenni si occupano dello sviluppo e dell’applicazione di tecnologie allo  studio e alla diagnostica dei beni culturali.
Le tecnologie di punta della rete sono quelle che si basano su strumentazione mutuata dagli esperimenti di fisica, o su principi della fisica nucleare: acceleratori di particelle sono applicati allo studio elementale dei materiali e alla datazione delle opere con il metodo del radiocarbonio; reattori nucleari e strumentazione a raggi X vengono riadattati allo studio della struttura interna di oggetti di valore storico-artistico; l’accumulo di radiazione in cristalli isolanti viene utilizzato per la datazione con il metodo della termoluminescenza e della luminescenza otticamente stimolata. La rete dispone anche di strumentazione più convenzionale, che spazia da spettrometri XRF, Raman e FT-IR, a spettrometri di massa, a strumentazione per imaging multispettrale, colorimetria, termografia e molte altre tecniche di indagine.
In generale, le informazioni che si ottengono dalle indagini scientifiche possono fornire indicazioni utili per rispondere a diversi quesiti e necessità della comunità di studiosi del patrimonio culturale. Per fare alcuni esempi, queste possono essere usate: per pianificare nel migliore dei modi gli interventi di restauro e conservazione; per conoscere i materiali impiegati e le tecniche di realizzazione; per conoscere il luogo di provenienza dei materiali grezzi impiegati per la realizzazione di manufatti (utile per esempio per ricostruire le antiche rotte commerciali); per la datazione di opere o siti archeologici; per l’autenticazione delle opere.
Per una maggiore efficienza nella risposta ai quesiti posti dagli operatori del settore, quali archeologi, storici dell’arte, restauratori e conservatori, la rete si configura come una infrastruttura multidisciplinare, che include al suo interno enti con competenze complementari a quelle dell’INFN, quali importanti laboratori di restauro (l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e Il Centro per la Conservazione e il Restauro la Venaria Reale di Torino), dipartimenti universitari (dipartimento di  chimica dell’Università di Sassari e di archeologia dell’Università di Salerno) e associazioni come l’AIAr  (Associazione Italiana di Archeometria). La rete CHNet non è una infrastruttura solo a livello nazionale: fanno infatti parte della rete anche centri di ricerca internazionali, quali: New York University of Abu Dhabi – (Emirati Arabi Uniti), University of KASHAN (Iran), Myanmar Ministry of Culture (Birmania) e Universidad Nacional de San Martín – UNSAM – (Argentina).